LICENZE CREATIVE COMMONS

Creative Commons (CC) è un’organizzazione no-profit internazionale che offre strumenti legali gratuiti per favorire la condivisione di opere creative, mantenendo i diritti d’autore. In Italia è attiva dal 2004, con l'obiettivo di promuovere l’uso di licenze che semplifichino la condivisione delle opere e ne regolino l’utilizzo secondo condizioni definite dagli autori.

Origini e sviluppo in Italia

L’interesse per le licenze CC è nato nel 2003, quando il CNR ha avviato un progetto per tradurre e adattare le licenze al sistema giuridico italiano. Un team guidato dal prof. Marco Ricolfi e composto da esperti come Massimo Travostino e Juan Carlos De Martin, ha lavorato alla localizzazione delle licenze. Le prime versioni (1.0 e poi 2.0) sono state pubblicate nel 2004, con il coinvolgimento della comunità attraverso un wiki e discussioni pubbliche. Dal 2005, con l’avvio della Fase II, il progetto è stato gestito dal Politecnico di Torino e si è sviluppato ulteriormente grazie al Centro Nexa su Internet e Società. Si sono tenuti incontri nazionali come CCIT2005, focalizzati su multimedia, editoria e musica. Negli anni successivi sono state introdotte le versioni 2.5, 3.0 e, nel 2011, si sono gettate le basi per la versione 4.0. Questi aggiornamenti hanno approfondito temi come licenze libere, open access e gestione collettiva dei diritti.

Il Capitolo Italiano di Creative Commons

Nel 2018, Creative Commons si è riorganizzata a livello globale, dando vita al Creative Commons Global Network. Il capitolo italiano è stato costituito il 6 dicembre 2018 da Deborah De Angelis e Claudio Artusio, con l’obiettivo di applicare i principi del network al contesto normativo e culturale italiano. L’Istituto di Informatica Giuridica e Sistemi Giudiziari del CNR è diventato membro istituzionale del network.

Attività e missione del Capitolo Italiano

Il capitolo italiano si occupa di: